Piazza Palmieri
Piazza Palmieri è uno scrigno che racchiude in sé diversi livelli di frequentazione antichissimi, a iniziare dal 1500 a.C., età del bronzo. Infatti la piazza è localizzata sul promontorio dove è sorto il primo nucleo cittadino, presso l’antica chiesa di S. Pietro. Sul sito è stata edificata una delle prime sedi del governo con lo stemma cittadino sull’ingresso, oltre una torre civica trasformata in campanile.
La sua denominazione è dovuta alla presenza di diverse case palazzate della nobile famiglia Palmieri, in particolare quella eretta da Francesco Paolo nel 1767, sede dal 1927 di un Asilo e di una Scuola, quest’ultima dal 1965 trasformata in Istituto Statale d’Arte fino al 1980.Fondale della piazza sono i prospetti laterali, con le loro entrate secondarie, della chiesa ex parrocchiale di S. Pietro e quella dei padri teresiani (propriamente del convento dei carmelitani scalzi sotto il titolo di SS. Giovanni Battista ed Anna) denominata chiesa S. Teresa dove nel 1955 si è trasferita la parrocchia.
Nel 1818 l’ex convento ospita la Casa Santa, denominato nel 1860 Orfanotrofio femminile, diventata poi Asilo Infantile nel 1903. Proprio per l’educazione delle orfanelle nel 1916 si apre una “Scuola di Taglio, Ricamo e di altri lavori donneschi”, retto dalle suore d’Ivrea, chiusa nel 1984. L’immobile è poi usato dal Comune come scuola elementare fino al 1995.
La piazza anticamente accoglieva anche la vecchia casa palazzata degli Affatati, passata agli Sforza e quindi nel 1687 alla famiglia Sersale. Abbattuta nel ‘800 e parzialmente ricostruita, sarà utilizzata per un periodo come locale-officina della “Scuola di arti e mestieri” per poi essere rasa al suolo nel secondo dopoguerra per far posto all’attuale risistemazione della piazza.
CREDITI: Comune di Monopoli.