Chiesa Santa Maria del Suffragio (detta il Purgatorio)
«In via Argento sorge la chiesa di Santa Maria del Suffragio, più comunemente nota come il Purgatorio, dei primi anni del Settecento, con una porta a scomparti lignei e una rappresentazione geometrica, concettuale, del Trionfo della Morte. I pannelli della porta individuano e oggettualizzano, nella zona superiore, gli emblemi del potere e, nel basso, gli strumenti del lavoro. A spianare e a far diventare orizzontale la piramide sociale è la morte, effigiata nei due scheletri centrali, che sono l’uno lo specchio dell’altro, e invitano perciò ad indovinare, data l’importanza che il mondo gli conferisce, chi ebbe di loro due la sorte, in vita, di reggere la corona di re o il cappello di cardinale, e chi di sopportare, con il peso della zappa, quello, ancora più grave, della povertà.» 1
«La chiesa ha forma di croce latina con cinque altari di cui quello maggiore in stile barocco classico, in pietra leccese. Nel giardinetto della sacrestia una scalinata conduce ad una cripta, un sepolcreto sotterraneo, pertinenza della chiese ed in cui erano seppelliti i confratelli ed i loro parenti più stretti. All’ interno, in alcune teche, sono conservati scheletri di confratelli deceduti nel XVIII e XIX secolo. Sull’altare maggiore è conservata la tela del napoletano Paolo De Matteis, raffigurante la Madonna del Carmine.» 2
La Chiesa del Purgatorio nella "Rosa Centofoglie" di L. Russo
Studiosi a rapporto, «I risultati delle analisi sulle mummie del Purgatorio»
Durante l’incontro, tenutosi il 13 novembre 2015, gli studiosi dell’Università di Bari e Dario Piombino Mascali, curatore delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, hanno svelato i segreti delle mummie del XVIII secolo della chiesa del Purgatorio. Sono stati annunciati i primi risultati delle analisi a seguito dell’ispezione sulle mummie del 1° settembre 2015 e notizie inedite per l’unica mummia bambina di Puglia, Plautilla Indelli
Giacomo Campanelli, Monopoli guida turistica, Schena editore 1989
2 Francesco Lillo, Monopoli “Nel cuore della Puglia”.
CREDITI: Comune di Monopoli.