
Parrocchia Santa Maria del Carmine
Della chiesa del Carmine abbiamo pochissime notizie: tra il 1631il 1639 i frati stipularono un contratto con i fratelli muratori Francesco Paolo e Pietro Paolo Accini per la costruzione della cappella di Santa Maria del Carmine. 1
La chiesa comunemente conosciuta come il Carmine, porta in realtà il nome di S. Giovanni Battista e S. Anna ed è attaccata all’ospedale civile S. Giacomo, ex convento dei Carmelitani scalzi. Da una lapide, collocata in una delle due cappelle laterali, un po’ dallo stile e dall’architettura degli altari, si presume che la chiesa sia stata costruita tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600.
La struttura è rettangolare e conserva sette altari, tutti costruiti in pietra bianca ostunese. Dietro l’altare maggiore, è esposto un ornato ligneo scolpito, dorato, in stile tardo rinascimentale. Di particolare importanza sono solo 4 quadri di autori ignoti, le due pile per l’acquasanta e il battistero in pietra scolpita sono entrambi quattrocenteschi. 2
Allineate sugli altari della parete sinistra tre tele preziose. Sono, nell’ordine, S. Sebastiano, l’Annunciazione, S. Giovanni Battista. Quest’ultimo, come il S. Sebastiano, sorprende per l’essenzialità della forma che la luce fa emergere dall’ombra tenebrosa, come nelle migliori manifestazioni del caravaggismo napoletano in Puglia.
La facciata ha assunto una linea agile, flessuosa dopo l’apertura del finestrone centrale, avvenuta successivamente, come sembra indicare la data, Marzo 1770, segnata sulla facciata stessa. 3
Fonti:
1. Michele Pirrelli, Tra Conventi e Monasteri, Le case religiose a Monopoli, Gelsorosso.
2. Francesco Pepe, Monopoli città unica, guida turistica e culturale, Zaccaria edizioni
3. Giacomo Campanelli, Monopoli guida turistica, Schena editore
CREDITI: Comune di Monopoli.