Chiesa San Leonardo
Anche qui una chiesa sotterranea alle origini, S. Michele Arcangelo. La tradizione ne fa la culla del cristianesimo in questa città, e del Santo fa l’ oggetto di un culto devoto, nella città e nella campagna.
Si vuole, per antica fama, che S. Pietro in persona sia venuto in questa cripta a celebrare e a predicare.
Su questa chiesa sotterranea sorse, nel 1722, il campanile, cui seguì la costruzione della nuova chiesa. Il tutto su disegni del maggior architetto salentino della prima metà del Settecento, Mauro Manieri, che fu anche scultore, pittore, incisore e orafo, oltre che autore di fabbriche famose come la facciata del duomo di Taranto e della chiesa delle Alcantarine a Lecce.
Proprio nella facciata di S. Leonardo, a due ordini, ionico e corinzio, si nota la correzione del barocco apportata dal Manieri: il suo modo di combinare le forme classiche con le fantasie delle sagome e degli ornati. E poi i semiarchi incurvati di un frontone appena cominciato per lasciare alla finestra dell’ ordine superiore, e al suo fastigio, lo spazio e la luce che meritano.
Al contrario l’interno tende a dilatarsi in virtù dell’ordine unico corinzio e dal rilievo delle cornici e degli archi d’ingresso alle cappelle laterali. Ma il capolavoro è il soffitto che unisce alle agili, ondeggianti crociere, la luminosità morbida, elegante degli stucchi.
Tutto è prezioso qui, nella chiesa del monastero delle benedettine delle famiglie nobili e dell’alta borghesia: dalle maioliche del pavimento sotto l’altare maggiore ai coretti sugli archi delle cappelle, muniti delle grate, dietro le quali le monache di clausura assistevano alle sacre funzioni. All’esterno nelle nicchie del campanile, i santi tutelari dell’ordine benedettino: S. Benedetto e S. Scolastica, statue dai corpi mossi nei quali si riconosce lo stile del Manieri e del suo atelier.
La chiesa è annessa all'ex Il link porta all'elenco degli eventi in città Monastero delle Benedettine, di origine cinquecentesca; confiscato dallo Stato dopo l'Unità d'Italia è stato sede di alcune scuole ed attualmente non ha destinazioni d'uso.
Fonte: Giacomo Campanelli, Monopoli guida turistica, Schena editore.
CREDITI: Comune di Monopoli.